14.515.084 euro di tagli! Il bilancio degli investimenti del Comune di Como praticamente dimezzato. Ovvero l’antica arte di promettere, vedere che la baracca non sta in piedi e disfare tutto facendo finta niente! Anzi ad ogni domanda in merito rispondere con il sorriso sornione e tono responsabile “Siamo costretti a farlo per i vincoli del bilancio e per il bene della città”.
Fatto sta che, come da alcuni anni a oggi, anche l’assestamento al bilancio – l’atto con il quale si apprestano le correzioni alla previsione di bilancio per l’anno – votato in Consiglio Comunale due settimane fa (30 novembre) – si è trasformato nella cancellazione totale degli investimenti previsti dalla delibera di Bilancio di Marzo e in certi casi l’ennesimo rinvio di opere e interventi sui quali si sono spese tantissime parole e fiumi di inchiostro sui giornali, soprattutto in campagna elettorale.
Chi è più navigato di me in faccende di politica mi risponderà agevolmente che questo modo di fare costituisce una prassi consolidata e quindi anche in questo caso non abbiamo assistito a nulla di nuovo. Io vorrei però fare la fatica di mettere nero su bianco questi dati e questi numeri perché mi domando quanti cittadini lo sappiano e quanto chi di dovere abbia fatto correttamente informazione su queste scelte che orientano in maniera decisiva il futuro nel breve termine della nostra città. Bisogna cominciare a ragionare, anche a Como, nell’ottica che le promesse fatte, soprattutto in campagna elettorale, sono da considerarsi delle specie di “contratti verbali” con i cittadini, i cittadini che hanno visto situazioni, opere, interventi nella propria città attendere mesi e anni prima di vedere la luce senza che l’Amministrazione spendesse una sola parola di scusa, anzi!. Personalmente sono stanco infatti di vedere le “Ticose” sui cartelli pubblicitari con scritto “impegno mantenuto” per poi vedere che a Como non abbiamo i soldi per intonacare gli asili nido e ad ogni tentativo di denuncia arriva sempre il passante che dice “ma voi dove eravate?”.
Per cui scorro le tabelle del Bilancio qui davanti a me mentre scrivo queste righe. E vi voglio riportare quella di riepilogo del Titolo 2 (spese in conto capitale), in sostanza gli investimenti concreti previsti nel Bilancio così come approvato mesi fa e la somma reale dopo l’assestamento.
capitolo di spesa previsione var. assestamento
- settore giustizia e polizia locale – Palazzo di Giustizia per l’amministrazione ordinaria passa da 22.500,00 a 1.551,00(è vero i magistrati dovrebbero lavorare di più e lamentarsi meno), non meglio va alle forze di polizia locale (5.000 euro globali).
- settore istruzione pubblica – in tema di interventi per manutenzione straordinaria e ristrutturazioni per adeguamento e sicurezza si passa da 470.000,00 a 346.000,00 per le scuole elementari, da 444.000,00 a 373.000,00 per le scuole medie, da 428.000,00 a 6.000,00 euro per le scuole materne con 422.000,00 euro spariti! Saltano completamente i 150mila euro stanziati per recupero immobili per sedi universitarie (salvo poi piangere sulla facoltà di scienze che chiude!);
- settore sportivo e ricreativo – passa globalmente da 1.346.000,00 a 140.000,00 euro!quanto stanziato in precedenza viene tolto per le piscine Sinigaglia e Casate, per gli altri impianti di Casate e per il complesso sportivo di Muggiò. Dimezzati gli interventi sulle altre strutture ma in particolar modo pesa l’azzeramento (per 1.008.000,00 – 1.008.000,00 euro!!!!) per la manutenzione straordinaria e l’adeguamento degli impianti sportivi: su questo punto vorrei tanto che i miei compaesani Albatesi ricordassero per un’istante le parole di rassicurazione spese circa la ristrutturazione del campo Meroni, le condizioni in cui versa attualmente e i volti e i nomi di chi ha fatto quelle promesse. In futuro spero questi fatti pesino.
- settore cultura – gli interventi complessivi sulla Biblioteca Comunale passano da 110.000,00 a 49.000,00 i quali devono comprendere l’acquisto del materiale bibliografico (obbligatorio per legge!) e gli eventuali interventi di manutenzione. Via ogni finanziamento per la ristrutturazione del Tempio Voltiano, del Broletto, delle Torri e delle Mura, di Villa Olmo (che per 2 piani su 3 cade a pezzi), per i siti archeologici della convalle e per la manutenzione ordinaria di lapidi, bassorilievi, insegne e altri monumenti. Alla stessa maniera nulla andrà alla Fondazione Villa Olmo e all’Autunno Musicale. Ridicolo infine il capitolo ex cinema Politeama per il quale la sottoscrizione della quota di proprietà mancante dello stabile slitta di un altro anno.
- settore viabilità e trasporti – i cittadini di Como dovranno rassegnarsi a non vedere interventi su marciapiedi (-250.000 euro), sottopassi e scale (-60.000 euro), segnaletica e protezioni stradali (- 150.000 euro), abbattimento barriere architettoniche (-50.000 euro) via Borgovico/bis (-150.000 euro), semafori e lampioni (in tutto circa 200.000 euro in meno). Con buona pace delle parole sdegnate di Caradonna quando gli si domandava delle strade alle asfaltature andranno 515.000 euro dei 1.500.000,00 promessi.
- settore ambiente e verde pubblico – l’assessore Peverelli dovrà rinunciare ai suoi cari progetti sui giardini a lago per i quali sono stati decurtati i 950.000 euro stanziati. Colpiscono sicuramente i 1.200.000 euro per la progettazione delle paratie e il rincaro dei compensi a professionisti per studi di urbanistica da 149.200,00 a 233.200,00.
Alla stessa maniera non si è esitato a coprire il molto sospetto buco di bilancio dell’istituto “La Presentazione”, con una copertura da 50.000 euro recuperati dal fondo di interventi di emergenza sulla neve a titolo di contributo ordinario. Dico “sospetto” perché il consigliere Sapere, membro del precedente C.d.A dell’istituto, ha dischiarato in consiglio che al termine del proprio mandato i conti della struttura segnavano un attivo di bilancio di 70.000 euro divenuti un passivo di 50.000 nel breve spazio di un anno.